Estratto dall’articolo originale consultabile su riviera24.it
Il convegno, dal titolo “Abbattere muri: l’approccio interculturale allo screening Hiv e Hcv”, è stato organizzato dal dottor Giovanni Cenderello, direttore del dipartimento di malattie invettive di Asl1 Imperiese e responsabile scientifico insieme al collega Antonio Di Biagio (Clinica malattie infettive Università di Genova).
«Abbattere i muri interni ed esterni, sia al sistema sanitario che a noi stessi, per cercare di diffondere il più possibile lo screening Hiv e Hcv, per permettere la diffusione del test ed eliminare le resistenze che ci sono nelle persone – ha dichiarato al termine del convegno il dottor Cenderello -. In particolare, in questo caso, abbiamo parlato di come poter dare un approccio interculturale anche alle persone che non sono italiane, e quindi abbattere quei muri culturali che frenano l’accesso alle cure alle persone che non sono italiane. Per quattro ore, oggi oltre sessanta persone hanno parlato e dibattuto di come abbattere muri. Il tutto è stato organizzato nel programma di Fast Track Cities che comprende Genova e Sanremo, in collaborazione con il professor Antonio Di Biagio dell’Università di Genova, mentre per l’aspetto psicologico è intervenuta la dottoressa Wanda Morganti dell’Ente Ospedali Galliera, per iniziare a focalizzare i problemi e dare qualche risposta per migliorare la nostra comunicazione e il nostro approccio».